Ladri sempre più affamati rubano bietole e scalogno
La Nazione Siena
FURTO NELL'ORTO DELLA LONGHOUSE - di Marco Brogi
La fame è una brutta bestia. Lo sa bene chi ha rubato bietole e scalogno nell'orto sperimentale dell'Archeodromo di Poggiobonizio, l'orto, per intenderci, dove si raccolgono gli ortaggi per le cene medievali che puntualmente organizzano gli archeologi dell'università di Siena durante le loro affollatissime ricostruzioni storiche.
Nella notte qualcuno, vai a sapere chi, è entrato nell'orto, che è proprio accanto alla longhouse altomedievale recentemente inaugurata in Fortezza, e ha fatto razzia di bietole e scalogno. Dal «modus operandi» dello sconosciuto o degli sconosciuti, è chiaro che non si trattava di vandali ma di persone molto affamate. La porta dell'orto è stata infatti richiusa garbatamente e non ci sono stati danneggiamenti di nessun tipo. Il professor Marco Valenti, l'archeologo dell'ateneo senese che dirige il parco archeologico, ha preso la cosa con ironia, lanciando anche un simpatico messaggio ai ladri di ortaggi, che anche secondo lui hanno agito per il bisogno, il bisogno di mettere qualcosa nello stomaco. «All'apertura dell'Archeodromo ci siamo accorti che qualcuno ha colto le molte bietole e scalogno dell'orto tra la fucina del fabbro e la longhouse. Usiamo i prodotti per cucinare sul focolare della capanna. Spero solo si sia trattato di persona veramente affamata. State tranquilli comunque, usiamo solo letame e non concimi chimici. E grazie per riaver chiuso, educatamente, la porta dell'orto.» Ed è proprio il particolare della porta richiusa e delle buone maniere usate nel singolare furto a far pensare che si sia trattato di un furto «su commissione»: su commissione dello stomaco. Ladri affamati, dunque, niente a che vedere con i malviventi che in questi mesi stanno mettendo a segno furti nelle case e nei negozi o con i vandali che a più riprese hanno colpito in diverse zone della città: lo stesso Archeodromo, il parcheggio del Vallone, le auto in sosta. La fame è una gran brutta bestia. Chi ha rubato bietole e scalogno all'orto dell'Archeodromo lo sa bene.