Presentazione narrata de “Il bambino che inventò lo zero”
Di Amedeo Feniello, illustrazioni Gianluca Folì. Editore Laterza (collana Celacanto). A cura di Started, Archeotipo srl, La Scintilla, La Ginestra, Comune di Poggibonsi, Fondazione Elsa.
- ore 16.00 ritrovo presso Archeodromo
- ore 16.30-17.30 narrazione itinerante (Archeodromo-Cassero) delle tavole di Gianluca Folì
- ore 18.00- 19.00 incontro con Amedeo Feniello e Gianluca Folì; sala Francovich
- ore 19.15 – Aperitivo Centro documentazione
- ore 19.45 – Merenda-cena narrata “Dal maghreb all'Occidente” e sessione di disegni di Folì; sala Francovich (Trippa alla lucchese e Ful mudammas; 15€; prenotazione obbligatoria entro venerdì 23 settembre; info e prenotazioni 392 9279400; info@parco-poggibonsi.it)
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"Tutto era andato bene. Fino all'anno 557, che per i cristiani infedeli è il 1179. Quando un pisano è sbarcato a Bugia di Barberia nell'Africa mediterranea con suo figlio Leonardo. Sembra muto e pare non abbia alcuna voglia di parlare, il bambino. Invece è furbo come mille gatte, scaltro, abile nel fare e comprendere i calcoli. Appena arrivato, è stato subito un problema, ogni giorno ne pensa una. Un ragazzo pestifero. Non rimane che affidarlo a un famoso maestro, Ahmed. Ma una notte, nel deserto, le cose cambiano all'improvviso. Conta le stelle, dice il vecchio, e per farlo chiudi gli occhi e immagina la luna, più o meno così: 0. In quel segno c'è tutta la magia dell'universo. Nove numeri, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 con, in più, lo zero. Combinati insieme possono rappresentare qualunque grandezza: la più piccola, la più grande. E, ora che ha scoperto questa nuova magia le stelle Leonardo le può contare davvero.
La storia di Leonardo è ispirata alla vita del matematico Leonardo Fibonacci (1170-1240 circa) che da bambino visse a Bugia, nell’odierna Algeria, con il padre Guglielmo dei Bonacci. Fibonacci è noto per aver introdotto in Europa il sistema decimale, in sostituzione dei numeri latini. Nel suo Liber abbaci (1202) compaiono per la prima volta le nove cifre e il segno 0. Un segno che porta con sé le tracce di culture e mondi diversi: lo zero, in latino chiamato zephirus, è un adattamento dell'arabo sifr, a sua volta ripreso dal termine indiano śūnya, che significa ‘vuoto’."
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Saranno presenti Amedeo Feniello, Gianluca Folì, Anna Maria D'Onghia, Marco Valenti, Dario Ceccherini, gli Archeologi dell'Archeodromo di Poggibonsi.

Amedeo Feniello è storico del medioevo. È stato, di recente, Directeur d’études invitépresso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e ha insegnato Storia del Mediterraneo nel Medioevopresso la Northwestern University, con sede a Evanston, Chicago. Attualmente lavora presso l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo. Autore di numerosi saggi sulla società e l’economia dell’Italia meridionale medievale, ha pubblicato tra l’altro Les campagnes napolitaines à la fin du Moyen âge. Mutations d’un paysage rural (Roma 2005) e Napoli. Società ed economia (902-1137) (Roma 2011).

Gianluca Folì è un talentuoso e pluripremiato illustratore che, dal suo studio tra i vigneti dei Castelli Romani vicino Roma, collabora con diversi clienti in tutto il mondo. Nel febbraio 2015 gli è stata consegnata a New York la medaglia d’oro della Society of Illustrators.
Ha detto recente“il disegnare, è un lavoro che mette sempre un bel po’ a nudo. Bisogna tener conto che si mette a disposizione degli altri la propria visione delle cose e che questo comporta un giudizio esterno. Si può non essere pronti. Temere le opinioni. Ma più di tutto, temere il fallimento. Un demone con cui ogni giorno ancora faccio i conti”.

Anna Maria D'Onghia, docente di matematica, con esempi chiari e divertenti darà capire cosa accadeva quando non c'era lo zero e cosa accade da quando c'è lo zero.

Marco Valenti è archeologo medievista; ha creato l'Archeodromo di Poggibonsi ed è direttore scientifico del parco della Fortezza di Poggio Imperiale.

Dario Ceccherini è la vera e inarrivabile anima culturale di Poggibonsi.

Gli Archeologi dell'Archeodromo di Poggibonsi hanno ricevuto il Premio Riccardo Francovich, conferito dalla SAMI (Società degli Archeologi Medievisti Italiani) e ricevuto nel 2015e il Premio Italia Medievale nel 2016.....