E SE… I periodi ipotetici (giornata 2)
Di ucronie, distopie, immaginazioni, leggende, falsi storici e fakenews
Dedicato a Maria PEROSINO
Fortezza di Poggio Imperiale Poggibonsi
Archeodromo di Poggiobonsi ore 15.15 (in caso di maltempo Sala Francovich)
con Alberto SEVERI, Duccio BALESTRACCI, Alessandro BARBERO
Posti limitati PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
lascintilla.associazione@gmail.com
PROGRAMMA
Alberto SEVERI, “Moro” a chi?
E se il Moro di Venezia fosse piuttosto “di colore” ma Desdemona lo denunciasse per stalking domestico, prima di cadere vittima di femminicidio? E se la Sirenetta di Andersen, anziché rifiutare la propria coda per amore, ne rivendicasse l’orgoglio, dicendosi non Sirena, ma “diversamente Pesce”? E se la signorina Else, anziché suicidarsi per la vergogna, aderisse alla campagna “Me too”?
Le Grandi Storie del Passato avrebbero lo stesso fascino, magari “malato”, se fossero sterilizzate dal politicamente corretto?
Gli Ipotetici 4
"Il carrodisarmato. E se dopo il fallimento a Verdun (1916) il carrarmato fosse stato rottamato?"
(Francesco Casucci, Riccardo Contini, Marco Manni, Stefano Renieri, Liceo "A. Volta")
Duccio BALESTRACCI
1260. E se Firenze fosse stata rasa al suolo?
…e se a Empoli avessero prevalso i nemici di Firenze? No, non i ghibellini fiorentini fuorusciti che avevano combattuto contro i loro concittadini a Montaperti. Non Farinata (ghibellino, ma brav’uomo). E nemmeno il vituperato (e a torto: ma non gli è mai venuto in mente di sporgere querela per diffamazione aggravata?) Bocca degli Abati. No, loro erano fiorentini brava gente. Se invece avessero prevalso quelli che davvero volevano radere al suolo Firenze e gettar sale sulle rovine fumanti (gli aristocratici del contado, che Firenze aveva umiliato; Siena; Pisa…), quale sarebbe stata la storia della Toscana? Anzi, dell’Italia? Niente Rinascimento. Niente Granducato mediceo. Niente panini al lampredotto, ma solo col salame di cinta senese e niente bistecche alla fiorentina (tutt’al più alla chianina). Dante avrebbe fatto solo il cascamorto di paese con Beatrice, a sua volta, graziosa donzelletta che veniva dalla campagna in sul calar del sole; Boccaccio avrebbe inventato l’antenato di YouPorn e Giotto avrebbe continuato a scarabocchiare le “O” senza aiuto del bicchiere sul vello delle pecore.
Se…..
Alessandro BARBERO
“In hoc signo vinces”.
E’ la scritta che Costantino vede apparire in cielo prima della battaglia decisiva contro il suo rivale Massenzio, battaglia che deciderà le sorti di Roma e del suo impero. E il segno che farà vincere Costantino è il simbolo di Cristo, la croce. L’impero pagano diventa così un impero cristiano. In realtà la presunta visione di Costantino è menzionata solo da un suo biografo, il vescovo cristiano Eusebio di Cesarea, molti anni dopo lo scontro con Massenzio.
Come e perché nasce una leggenda - qualcuno potrebbe parlare di fakenews - e quanto questa e altre leggende hanno condizionato il corso degli eventi.
Coordinano Dario Ceccherini e Marco Valenti
L'ingresso prevede una piccola sosttoscrizione a sostegno dell'associazione.
Qui il programma della prima giornata
www.facebook.com/events/391750038029227/
Un'iniziativa della "Scintilla" in collaborazione con "Started" e "Archeotipo, con il sostegno di PANURANIA e SIENABIENTE e con il patrocinio del Comune di Poggibonsi.